Trattamento dei motori elettrici e non solo
Per una importante realtà italiana è stata conclusa la messa in funzione di una linea con mulino a martelli ITR HMS 120Hi – 355 kW, che si rivela essere il giusto equilibrio tra potenza e precisione nel recupero di motori elettrici, alternatori e raccolta mista pre cesoiata.
L’impianto, che comprende anche il separatore magnetico a tamburo e il separatore di metalli non-ferrosi ITR SCP, arriva ad una produzione di 10 ton/h in ingresso. Il materiale trattato viene macinato e separato in frazione ferrosa (proler di ferro), metalli non-ferrosi (principalmente, in questo caso, carter di alluminio e ottone) e materiale inerte (plastiche) e fili di rame.
I materiali recuperati posso essere reintrodotti nel mercato come materie prime secondarie, oppure possono essere raffinati in un impianto dedicato, per aumentarne il valore economico.
Una delle caratteristiche che contraddistingue gli impianti ITR è la versatilità delle soluzioni proposte: con un’unica linea, e con minime variazioni di settaggio, si possono trattare e recuperare diversi tipi di rifiuti metallici, ottenendo risultati diversi, ma sempre di ottima qualità.
Un esempio può essere proprio l’impianto con il mulino a martelli ITR HMS 120Hi, idoneo anche alla lavorazione di rottami di alluminio, metalli ferrosi provenienti da RSU, rifiuti elettronici RAEE.
A sostegno e protezione dell’ambiente di lavoro e degli operatori, la cabina di insonorizzazione e l’impianto di abbattimento polveri completano la produzione ITR.